Il litorale è ciò
che delimita
un intero territorio
come se ne
costituisse un altro.

Frontiera  se volete, ma appunto a partire dal fatto
che i due non hanno proprio niente in comune,
neppure una relazione reciproca.

J. Lacan, Seminario XVIII

IN EVIDENZA

EVENTO ECM: 22,5 CREDITI
DALL’11 NOVEMBRE AL 16 DICEMBRE 2023
3 APPUNTAMENTI DALLE ORE 8.30 ALLE 13.30

La frequenza con la quale, soprattutto in età adolescenziale e giovanile, si rilevano fenomeni di autolesionismo ci ha indotto a interrogarci su come il ‘farsi male’ possa diventare, nell’economia pulsionale dell’essere umano, una meta libidica irrinunciabile.
A differenza dei classici sintomi psicosomatici e di conversione – nei quali il corpo è il palcoscenico di una rappresentazione inconscia a cui l’io è costretto, suo malgrado, ad assistere nelle vesti di spettatore inerme – nei sintomi di autolesionismo, il corpo è fatto oggetto di un’azione consapevole e determinata, alla quale l’io sembra ‘scegliere’ di partecipare attivamente. È come se nei fenomeni di tagli, bruciature, scorticamenti e violazioni del corpo, assistessimo a uno strano e inedito sodalizio tra il soggetto e l’io…

Libreria

Emanuela Mundo e Franco Lolli
(a cura di)

La clinica psicoanalitica
del trauma

€ 12,00

“La clinica psicoanalitica del trauma” approfondisce il tema clinico del trauma in un’ottica psicoanalitica, con particolare riferimento alle cornici teoriche freudiane e lacaniane. Oggetto di studio sono le diverse declinazioni di ciò che può fare trauma, evento eccezionale e singolare per ciascun soggetto.
Partendo dall’analisi del trauma del fantasma, della pulsione, della parola, dell’incontro, fino ad arrivare al cuore della clinica psicoanalitica del trauma con la ripetizione e la riparazione, verranno attraversati i temi più significativi della teoria e della clinica psicoanalitica che proprio sul trauma si è fondata. Infine, verranno affrontati i correlati teorico-clinici della vittimologia e della suscettibilità al trauma che oggi, come alle origini della psicoanalisi, interrogano ancora i clinici.

Introduzione di Emanuela Mundo e Franco Lolli.
Contributi di: Fabio Galimberti, Franco Lolli, Samuele Cognigni, Anna Zanon, Emanuela Mundo, Deborah Ricci, Maria Teresa Rodriguez, Giovanni Mierolo.

Eloisa Alesiani e Samuele Cognigni
(a cura di)

La questione sessuale
nella clinica psicoanalitica

€ 5,00

“La questione sessuale nella clinica psicoanalitica” approfondisce un tema che, più di altri, ha interrogato e, ancor oggi, interroga la psicoanalisi e la sua pratica: la questione sessuale.
All’interno della cornice teorico-clinica freudiana e lacaniana, verranno affrontati e discussi i seguenti argomenti: l’incontro (sempre traumatico) con il corpo e il suo godimento, incontro che segna le diverse tappe del destino della sessualità infantile; il processo di assunzione soggettiva del sesso, processo che Lacan definisce sessuazione; infine, le polimorfe e singolari vicissitudini della sessualità e della sua possibilità di soddisfazione.

Introduzione di Eloisa Alesiani e Samuele Cognigni.
Contributi di Franco Lolli e Marco Focchi.

Eva Delmonte e Cristian Muscelli
(a cura di)

Psicosi invisibili

€ 9,00

È sempre più frequente ricevere domande di cura, all’interno di strutture pubbliche o dei propri studi professionali, da parte di persone la cui sofferenza psichica risulta difficilmente comprensibile attraverso le tradizionali categorie diagnostiche. La teoria psicoanalitica da molti anni si interroga su queste situazioni cliniche considerate, un tempo, ‘inclassificabili’. L’elaborazione dei concetti di stato limite, di borderline, di personalità narcisistiche e, ultimamente, di disturbo bipolare rappresenta il tentativo di comprendere una fenomenologia sintomatica tanto diffusa quanto, a volte, indecifrabile. È noto che una vasta e accreditata letteratura psicoanalitica interpreta questi fenomeni sintomatici come manifestazioni psicopatologiche di psicosi sottostanti, ma silenti e invisibili. Il testo intende indagare questo importante e attuale ambito della clinica, attraverso lo studio e l’approfondimento delle teorie maggiormente riconosciute e una rigorosa riflessione sulle possibilità e modalità di trattamento.

Introduzione di Eva Delmonte e Cristian Muscelli.
Contributi di: Franco Lolli, Marco Francesconi, Matteo Bonazzi ed Emanuela Mundo.

Mohamed Tal è psicoanalista lacaniano a Beirut e Dubai. Ha da poco pubblicato, per Palgrave Macmillan, il libro The End of Analysis. The Dialectics of Symbolic and Real, in cui affronta temi essenziali riguardanti le finalità dell’analisi e dell’istituzione psicoanalitica. Nel testo, la domanda su come finisca l’analisi e a quali esiti debba condurre è esaminata attraverso riferimenti alla storia della psicoanalisi e alla tradizione filosofica cui gli psicoanalisti si sono ricondotti. Un libro che inizia dalla domanda forse più semplice sulla psicoanalisi per poi avanzare nel labirinto della complessità teoretica. Abbiamo chiesto a Mohamed Tal di descriverci il contenuto del suo libro; di seguito la sua risposta.

Il lutto, la rinuncia, la liquidazione del transfert e l’attraversamento del fantasma sono nozioni che hanno orientato gli interrogativi sulla finalità dell’analisi per più di un secolo; non c’è stato alcun progresso radicale offerto dalla psicoanalisi che non finisse per essere funzionale a quello scopo dell’analisi che di volta in volta veniva stabilito. Se, nel corso della storia della psicoanalisi, questo discorso è riuscito a trasformare le sue antitesi nella sua conferma, allora ha bisogno di essere interpretato più come oggetto di analisi che non come obiettivo dell’analisi stessa.
La premessa principale di questo libro è dimostrare che le nozioni di lutto, rinuncia, liquidazione del transfert e attraversamento del fantasma non possono servire come risoluzione del complesso di castrazione (che è centrale per la nevrosi) ma sono piuttosto “prede” del complesso di castrazione stesso…

 

Un riuscito, prolungato, furbesco spot pubblicitario

Presentiamo l’articolo di Mario Pezzella, pubblicato su «Terzo Giornale» il 7 settembre.
Ringraziamo l’autore e la rivista per l’autorizzazione concessa.

C’è da chiedersi perché questo fumettone confuso e pretenzioso sia divenuto un fenomeno rilevante dell’immaginario collettivo: tanto che merita di essere visto e considerato da questo punto di vista. Sul film in quanto tale non si può che concordare col giudizio di Priyamvada Gopal: “Niente di terribile, ma anche niente di brillante – e un sacco di sorprendente stupidità”. Certo, a un vecchio cinéphile dispiacciono particolarmente alcune sequenze: per esempio la citazione involgarita dell’inizio di 2001 Odissea nello spazio di Kubrick, dove le bambine inferocite (invece degli scimmioni dell’originale) sono miracolate dal tocco di una Barbie formato gigante, e distruggono le loro vecchie bambole antiquate; oppure lo zoppicante controcanto a Pinocchio e al film di Spielberg Intelligenza artificiale sul bambolotto automa che diventa umano; o ancora il veramente penoso richiamo a Thelma and Louise, nel viaggio in macchina emancipatorio di Barbie insieme alla disegnatrice e a sua figlia…

Il libro Macerie Borghesi (2023) inaugura la collana engageante dell’editore Rogas. Il volume (che raccoglie scritti composti tra il 2017 e il 2021) prosegue e anzi insiste nello stile e nell’impegno saggistico che di Tricomi erano già propri in numerosissimi volumi: da Il brogliaccio dell’umanista (2007), a La repubblica delle lettere (2010), fino al recente Epidemic. Retroversioni dal nostro medioevo (2021), che per tanti versi di questo volume rappresenta il complemento. Attraverso l’utilizzo di una ricca e variegata schiera di riferimenti, tra i quali vanno sicuramente indicati autori su cui Tricomi lavora da decenni quali Pasolini, Siti, Morante e, su un piano teorico e filosofico, la Scuola di Francoforte, Lacan e soprattutto il Günther Anders di L’uomo è antiquato, l’autore analizza un presente che sempre più assume connotazioni «neofeudali» o «neomedioevali» che possiamo riassumere in una divisione tripartita della società: in basso emarginati senza speranza, alla cima della piramide un numero ristretto di «signori», che concentra nelle proprie mani crescente potere e ricchezza, e nel mezzo una arrancante classe media sempre più impoverita e precaria sia materialmente che psicologicamente

    Volevo ricordare a tutti
   che non siamo su questo pianeta per erigere roccaforti
   e difendere strenuamente quello che crediamo di essere
   in modo che niente di quello che crediamo di essere venga intaccato.
   Bensì
   per smantellare tutto
   e diventare quello che in realtà siamo
   per completare l’immagine della nostra anima.

   (da qualche parte in rete, 2023)

È un fatto importante, ancorché comunemente noto, che le apparenze molto spesso ingannano…
È una fresca, limpida, giornata di Maggio e gli orologi segnano le diciannove. Un Maggio ormai piovoso a queste latitudini, ma quel venerdì pomeriggio c’è alta pressione nel cielo sopra San Lorenzo, Roma. Ci incontriamo in una piccola libreria di quartiere, Antigone, specializzata in studi di genere, femminismi, teorie queer. L’idea comune è quella di smantellare delle apparenze. E parlare del libro di Marco Reggio, Cospirazione animale, un bel lavoro su antispecismo e intersezionalità.

Ma cosa sono antispecismo, intersezionalità e cosa c’entra la psicoanalisi? Nello spazio accogliente e pieno di libri e sedie pieghevoli, piega su piega, cerchiamo di cogliere qualcosa del costituirsi dell’anima e dell’esperienza moderna. Anima disforica che cerca rivoluzioni epistemologiche…

Venerdì 23 Giugno – ore 18:00 – 20:30
Evento gratuito online

Si conclude la prima parte del ciclo di seminari “INCERTEZZE DEL GENDER” organizzati dall’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali (IPRS ets), l’Istituto di Studi Avanzati in Psicoanalisi “Elvio Fachinelli”(ISAP), lEuropean Journal of Psychoanalysis, la Società Italiana di Psichiatria, l’Università Sapienza di Roma, con il sostegno de La Stampa-Salute.

Il tema del “gender” – il rifiuto del binarismo maschile-femminile e dell’eteronormatività – andando a colpire le fondamenta della visione statico-determinista di tipo biologistico, impone ripensamenti a diverse discipline: dalla clinica, cui viene chiesto di rivedere totalmente l’approccio alla questione, alle dottrine giuridiche, che ne devono valutare le conseguenze, fino a interessare la più ampia visione sociale, che coinvolge l’educazione e l’informazione…

Presentiamo un breve ma denso testo in cui il filosofo, storico delle scienze e psicoanalista Pierre-Henri Castel presenta il suo libro Le mal qui vient. Essai hãtif sur la fin des temps, tradotto in italiano da Queriniana Editrice (Il male che viene. Saggio incalzante sulla fine dei tempi). Ringraziamo l’autore e la rivista AOC nella quale il testo è stato originariamente pubblicato. Articolo originale di Pierre-Henri Castel, traduzione a cura di Luigi Francesco Clemente e Franco Lolli.

Tranquilli: non è mia intenzione rovinarvi il rientro dalle vacanze citando le cifre davvero catastrofiche della canicola di quest’estate, o il devastante monsone che imperversa attualmente nell’India meridionale, né ho intenzione di fare la minima allusione allo scioglimento del permafrost (che credevo confinato alla lontana Siberia, ma che ha appena colpito le Alpi), e neppure di fare il raffronto con i numerosi passi indietro di politica ambientale negli Stati Uniti e – mi dicono – in Francia, e meno ancora o proprio per niente, con la desertificazione, le carestie, le crisi economiche, le guerre civili e gli esodi di massa che presto ne deriveranno. Tutti noi abbiamo imparato a convivere con queste piccole vampate di ansia nelle quali, per salvaguardare la salute della nostra digestione psicologica, la superficie ancora liscia di una quotidianità senza accidenti di rilievo avvolge le previsioni di un’amarezza spaventosa – e la pillola va giù…

Segnaliamo la pubblicazione del libro L’ombelico del sogno. Un viaggio onirico, di Vittorio Lingiardi (ed. Einaudi). Condividiamo qui la recensione scritta da Franco Lolli per Alias domenica, inserto settimanale de Il Manifesto

Addentrandosi nell’officina onirica, Vittorio Lingiardi pesca dalla letteratura alla psicoanalisi alle più recenti ricerche delle neuroscienze, per scrutare L’ombelico del sogno: Einaudi

Traum e Trauma sono due termini che, nella lingua tedesca, la lingua del fondatore della psicoanalisi, sono apparentati da una curiosa assonanza, quasi da un’omofonia: è Vittorio Lingiardi a mettere in rilievo, nel suo ultimo libro, L’ombelico del sogno. Un viaggio onirico (Einaudi, pp. 140, € 12,00), questa singolare (e forse non casuale) somiglianza lessicale e fonetica tra due concetti – sogno e trauma – in effetti intimamente connessi l’uno all’altro: «c’è una relazione complessa tra sogno (in tedesco, lingua della psicoanalisi, Traum) e trauma (in tedesco Trauma): da una parte la possibile riparazione, dall’altra l’inelaborabile ripetizione». Così Lingiardi, al termine della sua importante ricognizione teorico-clinica sul sogno, facendo intendere al lettore l’eco delle straordinarie osservazioni di Sigmund Freud su questo strano intreccio…

Riceviamo e pubblichiamo la brochure relativa al Corso organizzato dalla Nuova Associazione Culturale Accademia di Bologna:

sabato 5 Agosto – venerdì 11 Agosto 2023
Abbazia di San Benedetto in Valledacqua
Acquasanta Terme (Ascoli Piceno)

Prof.ssa C. CANULLO – Dott. F.LOLLI

Che vita e desiderio si intreccino non è certo una novità e la loro reciproca implicazione è stata al cuore della psicoanalisi e, prima ancora, della filosofia. La constatazione appena fatta, tuttavia, anziché chiudere la questione la riapre perché, sebbene dica che un intreccio senza alcun dubbio c’è, non dice nulla di come esso accada e quali siano le forme che esso assume. Attraverso la proposta di alcune figure fondamentali della psicoanalisi (Sigmund Freud e Jacques Lacan), della letteratura (Marcel Proust, Franz Kafka, Philip Roth) e della filosofia (Platone, Aristotele, Friedrich Nietzsche, Arthur Schopenhauer, Michel Henry), il corso si proporrà di indagare tali forme, mostrando come “vita e desiderio” si siano inscritti e si inscrivano ancora oggi nella storia tanto della psicoanalisi quanto della filosofia e della loro ricerca sulla “vita desiderante” e sul “desiderio vivente”.

È appena stato pubblicato da Mimesis L’appetito vien parlando. Un’esperienza di cura e di riabilitazione dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, un libro curato da Patrizia Iacopini e Franco Lolli. Il testo documenta l’esperienza di cura (ambulatoriale e in day-hospital) di persone che soffrono di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, definendo e descrivendo le specificità della pratica terapeutica e l’impianto teorico che la fonda. Pubblichiamo l’introduzione del libro, scritta da Franco Lolli.

Preferirei di no: è così che a ogni domanda, a ogni invito, a ogni interlocuzione, a ogni richiesta di spiegazioni rispondeva – gentilmente, ma in maniera perentoria – Bartleby, lo scrivano newyorkese la cui stravagante vicenda è raccontata da Herman Melville in uno dei più importanti contributi alla letteratura di ogni tempo. La sua storia è nota: assunto come copista da uno studio legale di Wall Street, Bartleby si presenta inizialmente come una figura anonima, scialba, ordinaria, squallidamente comune. Ma quando, inaspettatamente, comincia a rifiutare di svolgere compiti diversi da quelli per i quali era stato assunto, la sua presenza si impone all’interno dell’ufficio e diventa sempre più irritante, obbligando tutti, e soprattutto il suo datore di lavoro (che è anche il narratore del racconto), a interrogarsi sulle ragioni dell’assunzione di un tale inspiegabile atteggiamento e su come farlo desistere da un proposito così oppositivo…

Presentiamo un contributo di Mimmo Pesare e Chiara Agagiù già pubblicato sulla rivista MeTis:
ringraziamo gli autori e l’editore per la gentile concessione.

Da Sofocle a Hegel, passando per le rielaborazioni del Post-strutturalismo, i codici della parentela hanno tracciato la fondatività del discorso sociale e dell’ordine simbolico, con tutte le contraddizioni e le aporie che tale (pretesa) fondatività si è portata dietro i suoi modelli a-priori.

Nel corso del Seminario VII (1960), Jacques Lacan tratta la figura sofoclea di Antigone come emblema del rapporto dialettico tra il soggetto e il codice sociale e come archetipo del conflitto tra queste due sfere all’interno dei percorsi di soggettivazione.

È proprio all’interno della questione psicopedagogica della parentela – che per Lévi-Strauss è alla base della produzione di civiltà in senso universale – che Judith Butler rilegge l’Antigone lacaniano come nuovo paradigma di famiglia. Può esserci famiglia senza l’appoggio e la mediazione dello Stato? E può esserci lo Stato senza la famiglia che funga da sostegno e mediazione? Nel presente contributo indagheremo questa domanda per rispondere ai nuovi quesiti che riguardano le sfide della formazione del soggetto contemporaneo.

Noi non facciamo parte di quelli che si affliggono per un presunto allentamento del legame familiare.
J. Lacan, I complessi familiari nella formazione dell’individuo (1938)

NUOVO EVENTO ORGANIZZATO DA LITORALE

Introduzione alla clinica psicoanalitica
secondo l’approccio di Sigmund Freud e Jacques Lacan
Urbino, 8-15-29 marzo 2023

“Prego, si accomodi” è un ciclo di incontri organizzato da Litorale -cultura, ricerca e formazione in psicoanalisi- per “entrare” nella stanza d’analisi: i partecipanti potranno meglio comprendere la domanda, il sintomo, la sofferenza dei pazienti e soprattutto le parole, i silenzi e la tecnica psicoanalitica. Cosa si chiede al paziente? Su cosa si focalizza l’ascolto dell’analista? Come si interviene? La clinica sarà presentata all’interno dell’impianto teorico che sostiene la conduzione della cura psicoanalitica. I lavori si apriranno con un intervento teorico e nei due incontri a seguire verranno presentati e discussi due casi clinici.

NUOVO EVENTO ORGANIZZATO DA LITORALE

Presentazione del libro:
“Soi-même comme un roi. Essai sur les dérives identitaires”
di Élisabeth Roudinesco, ed. Seuil 2021

Élisabeth Roudinesco conversa con Franco Lolli, Marie Allione e Roberto Spinelli. Modera il dibattito Luigi Francesco Clemente.

Sabato 28 Gennaio 2023 ore 17.00 – Online su piattaforma Zoom

sabato 3 Dicembre – ore 09:00 – 13:00
Evento online su piattaforma Zoom

Con questa prima giornata di studio intendiamo aprire uno spazio di riflessione sul rapporto possibile o impossibile tra psicoanalisi e neuroscienze. Uno spazio ospitato da Litorale e nello spirito di Litorale, che è quello di consentire a saperi diversi di ragionare sul ruolo della psicoanalisi nella contemporaneità e di studiarne il rapporto con il discorso filosofico, sociale e politico.
Il punto di partenza di questo progetto consiste nella constatazione che le neuroscienze sono spesso utilizzate per fornire una validazione della tecnica e della pratica della psicoanalisi. Tale procedura ci pare discutibile: la psicoanalisi si occupa di soggetti della cura e non di oggetti della scienza. Proponiamo, al contrario, di ridefinire il rapporto tra i diversi paradigmi, orientati da alcuni interrogativi fondamentali: può la psicoanalisi dire qualcosa alle neuroscienze?

A cura di Emanuela Mundo e Franco Lolli

Con questo volume inauguriamo una nuova sezione del sito, dove è possibile acquistare libri (o singoli capitoli) che Litorale pubblica nella sola versione digitale.

“La clinica psicoanalitica del trauma” approfondisce il tema clinico del trauma in un’ottica psicoanalitica, con particolare riferimento alle cornici teoriche freudiane e lacaniane. Oggetto di studio sono le diverse declinazioni di ciò che può fare trauma, evento eccezionale e singolare per ciascun soggetto…

12,00 IVA inclusaAggiungi al carrello