Acting out e passaggio all'atto
Capitoli singoli
Domenico Cosenza
La dinamica del transfert
tra passaggio all’atto e acting out
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Nell’esperienza clinica, i passaggi all’atto e gli acting out sono eventi in cui qualcosa precipita, mettendo a rischio, o alla prova, la tenuta del terapeuta e del dispositivo di cura. Qualcosa irrompe nell’esperienza clinica portando il paziente, al di là della sua intenzione cosciente, a varcare i limiti simbolici della relazione di cura, mettendone in crisi la tenuta. Questi momenti possono far virare la cura verso il peggio o costituire l’occasione per un passaggio decisivo del percorso dell’analizzante.
Emanuela Mundo
Passaggio all’atto e acting out
nella conduzione della cura
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Ogni spinta all’atto che si sostituisce a una messa in parola può essere considerata un passaggio all’atto o un acting out a seconda della posizione reciproca di tre elementi: soggetto, oggetto a e Altro. L’acting out è l’apparizione, attraverso la messa in scena, dell’oggetto a, mentre il passaggio all’atto è l’identificazione del soggetto con l’oggetto a fuori scena, fuori dalla simbolizzazione. L’uno è appello all’Altro, l’altro è una separazione agita dall’Altro.
Franco Lolli
Inibizione, acting out
e passaggio all’atto
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Una clinica dell’inibizione può spiegare molti fenomeni psicopatologici dell’attualità rubricati come agiti. Inibizione, desiderio e atto, quest’ultimo nelle sue più problematiche declinazioni, acting out e passaggio all’atto, sono concetti logicamente e intimamente correlati.